Domanda:
tutto su cotone, dalla storia fino alla fabbricazione?
2007-02-02 10:58:42 UTC
cotone tessuto, storia, propietà, coltivazione, utlizzo, trattamento, produzione e comm ercio
Quattro risposte:
arilee88
2007-02-02 11:01:47 UTC
l tessuto di cotone si ricava tessendo le fibre di cotone filate.Con il termine cotone intendiamo sia la pianta sia i filamenti che rivestono i semi.La pianta allo stato selvatico può raggiungere un'altezza superiore a 1,50 m. ed ha vita lunga.I peli di cotone sono molto semplici essendo formati da un'unica cellula e sono costituiti da cellulosa pura (al microscopio ). A contatto con la fiamma bruciano molto facilmente lasciando della cenere bianca.

* La fibra di cotone ha comportamento anelastico, sottoposta ad allungamento ha un recupero del 75 %.

* La resistenza meccanica è influenzata dalla presenza dell'acqua : le fibre umide sono più tenaci di quelle secche.

* All'aria presenta buona stabilità , nei confronti del calore rimane inalterato fino a una temperatura di 100 ° C per poi ingiallirsi a temperature maggiori.

Il cotone è utilizzato per fare innumerevoli tessuti del prodotto. Questi includono il terrycloth, utilizzato per fare asciugamani da bagno, il denim, utilizzato per fare blue jeans, e il Seersucker.

I capi di cotone bianco si lavano a 60°, i tessuti colorati a temperature più basse.Il cotone può essere lavato a mano o in lavatrice senza particolari problemi in quanto allo stato umido migliora la sua resistenza;occorre però evitare l'asciugatura alla luce diretta del sole perché indebolisce e ingiallisce la fibra.



Il cotone, il cui termine deriva dall’arabo katun ovvero "terra di conquista", già presente prima del secondo millennio avanti Cristo in India ed anche in Perù, fu introdotto dai Saraceni prima in Sicilia nel IX Secolo e poi in tutta Europa attorno al 1300. Considerato un prodotto d’importazione, e per di più difficile da filare e tessere, rimase per lungo tempo un tessuto di lusso al pari della seta. In Europa famose erano le impalpabili stoffe di cotone indiano dipinte con tinture che apparivano gradualmente con il passare del tempo.

Gli Europei, al loro arrivo in America, trovarono il cotone coltivato e manifatturato nelle Indie Occidentali, nel Messico, nel Perù, nel Brasile. Erano colture che traevano origine dalle specie locali, diverse da quelle del vecchio mondo.

Le nuove tecniche messe a punto nel XVIII secolo permisero l’intensificare della coltivazione e, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti, l’invenzione della macchina sgranatrice o gin (1792), abbassando fortemente il costo di produzione, diede un forte impulso alla diffusione della coltura negli stati compresi tra l’Atlantico e la valle del Mississippi.

Oggi la coltivazione è diffusa nelle regioni tropicali e temperate calde di tutte le parti del mondo, dove si cerca continuamente d’intensificarla ed estenderla.



Il cotone è una fibra vegetale ottenuta dalle capsule mature della pianta del cotone. La pianta è formata da un arbusto alto circa cm. 40, con foglie e fiori di colore rosso o giallo. Quando il fiore viene fecondato, perde i petali e in 25 giorni cresce una capsula circondata da una foglia chiamata brattea. La capsula è sostenuta da un calice ed ha una forma a goccia tondeggiante nell'estremità inferiore. All'interno della capsula ci sono da 5 ad 8 semi su cui si sviluppa la fibra. Quando la capsula è matura si apre in 4 parti mostrando il batuffolo di cotone. La prima operazione dopo la raccolta è la sgranatura, che permette di staccare le fibre dai semi. Poi il cotone viene cardato e pettinato in modo da eliminare tutte le impurità. La lunghezza delle fibre di cotone è molto importante commercialmente, perchè si ottengono filati tanto più pregiati quanto più la fibra è lunga. Le più vaste coltivazioni di cotone si hanno in America, India, Cina, Egitto, Pakistan, Sudan ed Europa Orientale.

Proprietà del cotone:

Composto per il 95% di cellulosa, il cotone è leggero, morbido ed assorbente. La fibra di cotone, meno robusta del lino, non si usura ma si strappa; è poco elastica e pertanto si sgualcisce. I lavaggi frequenti e l'esposizione al sole tendono a scolorire i tessuti di cotone. I tessuti di cotone si usano nella confezione di biancheria per la casa e di capi di abbigliamento estivo, specialmente femminile. I tessuti di cotone hanno un costo non molto alto a differenza di quelli di lino.

Come trattare i capi di cotone:

I capi di cotone bianco per la casa o l'abbigliamento si lavano in lavatrice a 60°, mentre i tessuti colorati si lavano a temperature più basse. Solitamente si stirano sul diritto. I capi scuri vanno stirati prima sul rovescio poi sul dritto, con un panno, per evitare che il calore del ferro lucidi il tessuto. I capi di biancheria e di abbigliamento bianchi si possono inamidare per dare maggiore consistenza al tessuto ed evitare che si sgualciscano facilmente. Per il trattamento dei capi che non sono solo in cotone ma in mescola con altre fibre, è meglio seguire le indicazioni del fabbricante riportate sulla etichetta.







Vai a dare un'occhiata anche alle fonti, troverai informazioni sulla storia e sui tipi di cotone.
2007-02-03 17:35:59 UTC
Guarda, non ho proprio voglia di leggere il libro che ti hanno incollato come risposta....ti dico di mio sulle proprietà che contiene un principio attivo chiamato gossipolo, appartiene alla classe dei terpeni e serve come spermaticida...
eleonora
2007-02-02 21:02:11 UTC
Cotone

Origine: vegetale. Il cotone è una fibra che si ricava da una pianta tropicale ad arbusto dell’ordine delle Malvacee e del genere Gossypium. La fibra è contenuta in un guscio o capsula che a maturità si apre e lascia apparire il bioccolo ed i semi, dai lunghi peli morbidi (duvet) dai quali si ricava il materiale tessile. E’ fondamentalmente composto da cellulosa non lignificata.



Cenni storici: questa fibra ha origini antichissime, ma solo nel 2000 a.C. abbiamo testimonianze del suo impiego nella preparazione di teli per indumenti a Babilonia dove, per la sua preziosità, era denominata “oro bianco”. Nel bacino del Mediterraneo il cotone fu introdotto dagli arabi e in seguito diffuso negli altri paesi europei dai Crociati.

A questa fibra naturale l’uomo si è dedicato in tempi relativamente molto recenti e subito con spirito imprenditoriale. Questo spiega il suo sviluppo in paesi industrializzati come gli USA, o in paesi in via di sviluppo che dispongono di manodopera numerosa a basso costo (Egitto, India, Pakistan, America del Sud). In Europa fu la rivoluzione industriale a incrementarne notevolmente la produzione e trasformazione, sotto la spinta di invenzioni meccaniche e tecnologiche.



Morfologia della fibra: si tratta di fibre costituite da peli prodotti dall’accrescimento di singole cellule dell’epidermide dei semi contenuti nel frutto capsulare di alcune piante del genere Gossypium. Il cotone è, dunque, un pelo vegetale, seminale, monocellulare. Al microscopio la vista longitudinale appare come un nastro appiattito con bordi leggermente rialzati, in cui le spirali cambiano spesso il senso di torsione nelle cosiddette zone di inversione. In alcuni casi sono presenti sottili striature. La vista trasversale appare a forma di fagiolo. Nel mercerizzato la forma è prevalentemente tonda o ovale. La lunghezza varia tra 30 e 60 mm, la finezza tra 1 e 4 dtex. Il colore della fibra varia dal bianco al crema, dal bruno al rossiccio.



Caratteristiche chimiche: fibra naturale, vegetale, seminale, monocellulare, cellulosica. La sua cellulosa è priva di lignina, altamente cristallina. La cellulosa è per circa il 75% contenuta in cristalliti (cellulosa 82,7% - emicellulosa e pectina 5,7% - costanze solubili in acqua 1% - grassi e cere 0,6% - umidità 10%)



Costruzione del filato: il processo di lavorazione è costituito dalle seguenti fasi

- coltivazione

- raccolta: vengono raccolte le capsule piene e mature a macchina

- ginnatura o sgranatura e imballaggio: vengono rimossi semi, frammenti di foglie e altre impurità

- cardatura: ulteriore eliminazione delle impurità e separazione delle fibre molto corte

- pettinatura: parallelizzazione delle fibre e separazione delle fibre a tiglio lungo

- torsione: per avere lo stoppino

- filatura



Proprietà e requisiti commerciali: il cotone è senz’altro la più importante tra le fibre vegetali ed è tuttora la fibra più utilizzata nel settore tessile.

Deve la sua diffusione al fatto di possedere una buona filabilità e alle sue principali qualità: tenacità, resistenza alle basi diluite e alle alte temperature, caratteristiche che lo rendono lavabile senza particolari problemi; ha un grado relativamente alto di conduzione del calore che lo fa ritenere una fibra fresca. Tra gli svantaggi rientra l’infiammabilità, la sensibilità all’azione di muffe e batteri, la scarsa ripresa elastica, la scarsa resistenza alla luce e alle sostanze acide, in particolare agli acidi forti.



Aspetti economici: il cotone rappresenta il 46% del totale delle fibre consumate nel mondo (19,2 milioni di tonnellate).

Il cotone gode di tre situazioni favorevoli: un prezzo relativamente basso, un consumo alto nei paesi di produzione, l’apprezzamento dei consumatori perché fibra naturale, confortevole per le sue proprietà idrofile.
2007-02-04 00:27:25 UTC
in questo link c'è tutta la storia, le caratteristiche, gli impieghi, la manutenzione, la lavorazione.

spero di esserti stata d' aiuto


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...